MEDIAZIONE OBBLIGATORIA E NEGOZIAZIONE ASSISTITA IN ITALIA – UNA ALTERNATIVA PER PROMUOVERE LA MEDIAZIONE IN BRASILE?
DOI:
https://doi.org/10.12818/P.0304-2340.2023v82p261Abstract
L’Italia, siccome il Brasile, sta vivendo una crisi della giustizia civile dovuta principalmente all’eccessiva litigiosità, che finisce per sovraccaricare il sistema di giustizia civile, provocando un eccessivo ritardo della prestazione giurisdizionale. E l’Italia, come alternativa per fronteggiare la crisi, ha istituito la mediazione obbligatoria e la negoziazione assistita con il chiaro obiettivo di ridurre il numero delle cause e quindi ridurre il lavoro dei giudici, garantendo una ragionevole durata dei processi. Sebbene molto criticato, l’obbligo di provare tali metodi prima della demanda, da un lato, nonostante non ha raggiunto gli scopi previsti dal legislatore, ma dall’altro promuove la sua conoscenza e stimola a sua fruizione, anche in modo volontario. Con questo, la domanda a cui intendiamo rispondere è: sarebbe possibile richiedere la mediazione obbligatoria come condizione di pregiudizialità dell’azione in Brasile? L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di analizzare se il percorso scelto in Italia con l’implementazione della mediazione obbligatoria e della negoziazione assistita sarebbe una valida alternativa da attuare in Brasile che, come l’Italia, sta vivendo una crisi simile di eccesso di accesso, con irragionevole ritardo della prestazione giurisdizionale. La metodologia utilizzata per raggiungere gli obiettivi di questa ricerca è stata il metodo deduttivo, induttivo e, soprattutto, comparativo. Il risultato riscontrato è che l’obbligo della mediazione in Italia rappresenta una valida alternativa da implementare in Brasile, non solo come mezzo per diffondere la conoscenza del metodo, ma anche per ridurre l’eccessivo accesso alla giustizia.